Esposizione

Le piante aromatiche amano il sole?

Certo che amano il sole! Ma soprattutto, piante cresciute al sole hanno un aroma molto più accentuato! L’elevata fotosintesi, data da un'esposizione ai raggi solari diretti, permette infatti di accumulare una maggior quantità di olio essenziale e di principi attivi.

Ovviamente ogni pianta richiede una certa quantità di luce per sopravvivere, sia questa diretta o indiretta, ma siamo assolutamente certi che le nostre aromatiche richiedono tanta luce, tanto che possiamo tranquillamente affermare che la loro coltivazione si fa sempre più difficile man mano che riduciamo l’esposizione ai raggi solari diretti.

Se coltiviamo le nostre piante in vaso, può essere tuttavia più facile gestirle in una posizione a "mezzo sole", mentre se coltivate in terra il sole non è affatto un problema. In vaso, infatti, il sole diretto provoca il surriscaldamento dell'acqua al suo interno portandoci a continue ed abbondanti annaffiature, che possono facilmente tradursi in ristagni e dunque ad una morte prematura.

E se c'è davvero molto sole?

L'abbondanza di sole non è mai un problema per la pianta in sé, ma può diventarlo se provoca il surriscaldamento del vaso e dunque delle sue radici.

Capita di frequente di trovare le nostre piante “stecchite” a fine giornata, di ritorno dopo una giornata soleggiata. Questo dipende con ogni probabilità dal surriscaldamento dell'apparato radicale. 

Cosa succede in una giornata molto soleggiata?

L'apparato radicale delle nostre piante aromatiche è concentrato in gran parte sul bordo esterno della zolletta di terriccio, proprio la parte a contatto col vaso. Il sole estivo provoca il surriscaldamento del vaso, che "scotta" letteralmente le radici per contatto e porta al surriscaldamento dell'acqua contenuta del vaso sino a portarla a temperature elevatissime.

Questi sbalzi termici possono diventare letali per la pianta che subisce un vero shock termico! Spesso basta anche qualche ora in queste condizioni per trovarla al nostro ritorno completamente appassita, come se chiedesse "acqua" a gran voce.

Esistono diversi accorgimenti per far sopravvivere le nostre piante al sole rabbioso che infuoca le nostre estati. Li vedremo fra poco. 

Come rimediare al sole cocente?

Ecco alcuni semplici accorgimenti da adottare per ridurre gli shock termici a cui sono sottoposte le nostre aromatiche esposte ai raggi solari diretti. Lo scopo ovviamente è quello di cercare di ridurre la temperatura massima del terriccio.

  1. Nei periodi più caldi riporre se possibile le piante in una zona meno soleggiata.
  2. Annaffiare poco e molto frequentemente, mai tantissima acqua una sola volta al giorno! L'acqua conduce calore, per cui a volte può essere saggio cercare di fare in modo che le piante trascorrano la parte più calda della giornata con una scarsa quantità di acqua nel vaso.
  3. Utilizzare vasi di colore chiaro. Il nero, come noto, tende a surriscaldarmi molto più velocemente, e pertanto un vaso chiaro aiuta a ridurre il calore per irraggiamento.
  4. Privilegiare vasi in terracotta. La loro porosità isola il terriccio dai raggi solari e riduce significativamente il pericolo di shock termico.
  5. Isolare il vaso: se si dispone di un po’ di spazio, spesso la scelta più efficace è quella di inserire i vasi di plastica all’interno di un contenitore più grande, come un semplice contenitore dal bell’impatto visivo. In questo modo i raggi solari non colpiranno direttamente i nostri vasi, evitando di surriscaldare il terriccio.
  6. Terra! Mischiare al terriccio una parte di terra (ad esempio metà terriccio e metà terra) consente di dilatare i tempi tra le annaffiature: la componente argillosa del terreno aggiunto tratterrà più a lungo le molecole di acqua.
  7. Pomice, sassi, sabbia ecc. contribuiranno a ridurre i tempi di evaporazione dell’acqua e allo stesso tempo favoriranno un sano drenaggio.
  8. Carta stagnola. Eh si, in casi estremi l’applicazione di un semplice foglio di carta stagnola permette di riflettere i raggi solari. E’ una pratica molto usata per esempio nella coltivazione dei bonsai, dove il sole diretto di cui necessita la pianta è difficilmente gestibile nei vasi di piccolissime dimensioni.

Se posso coltivarle solo all'ombra?

Nessun problema! Basta annaffiare poco.

Ovviamente dovremo cercare una posizione quanto più luminosa possibile; con una luminosità scarsa le nostre piante tenderanno ad avere un portamento più allungato (ovvero a “filare”) e saranno leggermente meno profumate per la ridotta attività di fotosintesi, ma questo non ci impedirà affatto di coltivarle.

Il pericolo più insidioso sarà in questi casi ancora una volta il ristagno! Limitate quindi le annaffiature al minimo, e solamente nei periodi estivi. 

Temono il gelo?

Generalmente no, ma meglio riporle contro un muro.

Mediamente le piante aromatiche non temono il gelo come si crede. Esistono certo alcune varietà più sensibili, ma le aromatiche comunemente diffuse nell’area mediterranea (come Timo, Salvia, Origano, Rosmarino, ecc.) non risentono dei climi rigidi invernali.

Sono davvero poche le aromatiche perenni che non posso essere lasciate fuori “al freddo e al gelo”, e spesso si parla di piante importate da climi più caldi (come il Cimbopogon o Cardamomo per esempio). 

Una buona norma è quella di riporre tutte le piante in un luogo riparato durante il periodo invernale. Anche semplicemente contro il muro di casa, magari lato sole, eviterà che l’apparato radicale sia sottoposto a particolari stress, e soprattutto che le frequenti  piogge non le annaffino inutilmente.

Spesso infatti è molto più dannoso il "vento freddo" piuttosto che la temperatura in senso lato.